GIOGI SUL SECONDO GRADINO DEL MONDO

Con uno strepitoso secondo posto al mondiale di Cagliari il Melges 32 Giogi con Matteo Balestrero, armatore e timoniere, Branko Brcin tattico, Giulio Desiderato, Federico Michetti, Elio Borio, Cristiano Giannetti, Alessandro Siviero e Leone Taddei conclude una stagione memorabile, dato che poco più di un mese fa, l’imbarcazione spezzina si era appena aggiudicato il  Circuito 2018 Melges 32 World League - European Division.
Un risultato eccezionale, che, però, sta un po’ stretto al team capitanato da Matteo Balestrero.
Vediamo perchè.
Giogi si era presentato al mondiale con l’obbiettivo di centrare il podio.
Cagliari è notoriamente un campo di regata molto tecnico, dove il vento spira sempre con buona intensità.
E questo era la prima freccia nella faretra di Giogi, che, con vento, è una delle imbarcazioni più veloci della flotta.
Il programma del mondiale era su 4 giorni di regate e su 11 prove da disputare.
Insomma, c’era la possibilità di stabilire le gerarchie, marcare gli avversari e di rimediare ad eventuali passi falsi.
Il meteo, invece, ci ha messo lo zampino.
Mercoledì non si è regatato per l’assenza di vento, giovedì due prove con vento teso e venerdì un’unica prova, vinta da Giogi, che si è presentato alla partenza di sabato in prima posizione a pari punti con Tavatuy il Melges 32 russo di Pavel Kuznetsov.
Dopo la partenza Tavatuy prende il lato destro del campo e Giogi quello sinistro.
La rotazione del vento premia l’imbarcazione russa, che si presenta alla boa di bolina prima e Giogi quarto. Nel tentativo di recuperare l’imbarcazione spezzina subisce anche una penalità.
Alla fine Tavatuy vince prova e mondiale.
Giogi, non potendo scartare il decimo posto dell’unica prova di sabato, conclude il mondiale in seconda posizione.
Terzo Caipirinha di Martin Reintjes, con Gabriele Benussi alla tattica.
Ecco perché il secondo posto al mondiale, che in sé è un risultato eccezionale, ha un po’ il sapore dell’occasione persa.
Balestrero e compagni sono stati e sono un equipaggio tra i più forti al mondo.
Questo risultato lo raggiungi prima con la testa che con la performance sportiva.
Queste le considerazioni di Balestrero armatore e timoniere al termine della regata: “Non abbiamo rimpianti perché abbiano dato e fatto il 100%. Purtroppo abbiamo disputato solo quattro regate. Inutile negare che avevamo lavorato per un epilogo ancora migliore. Onore ai vincitori”.
Campioni non solo in acqua, ma anche di stile a terra.
Siamo orgogliosi di Voi.

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